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I segreti per far diventare Tripadvisor un vostro alleato -2-

Per sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte da Tripadvisor, le strategie da utilizzare si suddividono in due categorie: ecco come prevenire le recensioni negative e come riuscire a gestirle nel modo giusto.

Come prevenire le recensioni negative del proprio locale

Ricordate bene che il cliente vuole essere protagonista e se riuscite a sfruttare questo suo bisogno lo avrete in pugno. Quelle che seguono sono alcune piccole strategie che potranno esservi utili:

  1. Cercate sempre di “leggere”  le sensazioni del cliente prima che possa uscire dal vostro locale e sfogarsi con la tastiera del PC. Ad esempio, se pensate che nel servizio ci sia stato qualche problema scusatevi e offrite qualcosa al cliente per “farvi perdonare”.
  2. Nel caso in cui non riusciste a capire da soli se il cliente è rimasto soddisfatto chiedetelo in modo esplicito. Ricordate che un cliente insoddisfatto che non si lamenta immediatamente è altamente “pericoloso”.
  3. Date la possibilità ai vostri clienti di lasciare la loro opinione direttamente nel locale. Prevedete un piccolo form da riempire alla fine del menù o chiedete espressamente al cliente di lasciare la propria opinione in un apposito foglio, spiegando che il suo contributo è estremamente importante per migliorare il servizio da voi offerto.
  4. Se su TripAdvisor sono presenti pochissime del vostro locale ed alcune di queste sono negative, influiranno notevolmente sulla scelta di un eventuale lettore. Per ovviare a questo inconveniente, ogni volta che vi rendete conto di aver offerto un servizio impeccabile e che il cliente è pienamente soddisfatto, invitatelo espressamente a lasciare la sua recensione su Tripadvisor, in modo da avere nel tempo molte recensioni positive.

Come gestire le eventuali recensioni negative?

  1. Rispondere sempre alle recensioni, sia quelle positive che quelle negative. I clienti amano essere presi in considerazione.
  2. Ignorare solamente quelle recensioni negative palesemente false.
  3. Mai e poi mai ingaggiare un “atto di forza” con un cliente che ha criticato il vostro operato anche se aver ragione potrà farvi sentire meglio, potrebbe anche farvi perdere dei clienti.
  4. Non rispondere giustificandosi.
  5. Alla recensione negativa (vera) si risponde esclusivamente scusandosi con il cliente e cercando di convincerlo a tornare nel vostro locale, magari offrendogli uno sconto per una futura cena.

Naturalmente la recensione negativa deve essere utilizzata anche come strumento di crescita cercando di intervenire sui propri talloni d’Achille.

Queste piccole accortezze vi permetteranno di sfruttare il sito di TripAdvisor come strumento di marketing che possa attirare nuovi clienti, evitando di considerarlo solo come un ostacolo al vostro impegno. Ecco ad esempio l’opinione di un vostro collega:

“TripAdvisor è quella cosa che se la sai usare porta un locale sconosciuto (come il nostro) alla luce del sole …e tanti clienti mai visti prima!” 

Ora non resta che invitarvi a mettere in atto questi suggerimenti, ricordando che gli unici responsabili marketing del vostro locale siete e sarete sempre voi.

Post a cura di 
Alessandro Bartolocci
Formatore di abilità trasversali
www.professioneristoratore.it

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Ristorazione

I segreti per far diventare Tripadvisor un vostro alleato -1-

TripAdvisor.com è un portale web di viaggi, che pubblica le recensioni degli utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche. TripAdvisor rappresenta uno strumento estremamente utile per chi decide di passare una piacevole serata in un ristorante o qualche giorno in hotel, evitando sgradite sorprese.

D’altro canto la rivoluzione del web è stata proprio questa: dare all’utente la possibilità di diventare a pieno protagonista del marketing, trasformandosi da semplice cliente in attore principale capace di intervenire direttamente sul successo o sull’insuccesso di un’attività commerciale. L’utente è a tutti gli effetti prosumer, termine che racchiude le figure di consumer e producer.

Come mail allora un sito che dovrebbe fornire un servizio utile per gli utenti è odiato da alcuni addetti ai lavori?
Le risposte, in realtà, sono diverse. La più importante è che TripAdvisor è accusato, e non solo dai ristoratori o albergatori (in questi giorni è stata aperta un’inchiesta dell’antitrust a riguardo), di non avere un sistema di controllo delle recensioni. Per meglio dire non esiste un sistema che controlli la buona fede del recensore, considerando che ognuno può registrarsi al sito con un nick-name e foto false (fenomeno di fake account). Ognuno può inventare recensioni positive o negative cercando di favorire o sfavorire intenzionalmente una determinata attività.

Altro motivo è che a nessuno piace essere criticato, figuriamoci a chi si impegna dalla mattina alla sera per offrire al meglio un servizio ai propri clienti. Se quella maledetta sera il forno ha fatto le bizze oppure un cameriere si è ammalato all’improvviso, come si permette il cliente di criticare in pubblico un ritardo nel servizio?

La critica non è accettata neanche quando è più che lecita perché in fondo un ristoratore o un albergatore immerso nelle urgenze di ogni giorno non vede (o non vuol vedere) i difetti della propria attività neanche quando glieli fanno notare.

Come ogni essere umano, il gestore di una struttura tende ad esaltare i suoi punti di forza minimizzando le proprie lacune. Quando allora gli si dice che il cameriere sembrava uscito da un funerale risponde che nella ristorazione conta la qualità e la genuinità del prodotto e che il cliente oggi nota piccolezze di nessuna importanza.

Ultimo ma certamente non meno importante è il fatto che, come la maggior parte degli imprenditori, il proprietario di un locale non accetta  o non si accorge che il cliente sia notevolmente cambiato negli ultimi anni. Abbiamo già detto che il cliente vuole essere protagonista assoluto del mercato ed oggi riesce a farlo avendo acquisito competenze fino a qualche anno fa impensabili.

Se un tempo chi vendeva prodotti o servizi era indiscutibilmente esperto di quel settore e guidava facilmente le scelte del cliente, oggi quest’ultimo sa tutto o quasi di come dovrebbe essere presentato un piatto o di come si fa una mise en place: ha quindi tutti gli strumenti per criticare il lavoro del ristoratore.

Probabilmente però rimpiangere i giorni passati e maledire clienti e tecnologie moderne non porterà grandi risultati. Cosa si può fare invece per sfruttare un servizio come TripAdvisor per migliorare le prestazioni del proprio locale e quindi aumentare gli utili? Le risposte nel prossimo post!

 

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Consigli e opportunità

Food & Beverage per Frigobar

La presenza del frigobar è indispensabile nelle camere degli alberghi: diventa quindi una necessità improrogabile,se vogliamo avere un ritorno economico e di immagine, rifornire il frigobar di prodotti monodose che abbiano un ottimo rapporto qualità/prezzo ma che risultino allo stesso tempo appetibili per l’ospite.

È iniziata la bella stagione, che porta con sé voglia di rinnovamento; cambiano i ritmi, anche del nostro organismo “in vacanza”, premiando stili di vita e alimentari più leggeri e dinamici.

Puntare su prodotti monoporzione di qualità, naturali o biologici non è solo una scelta commerciale vincente ma anche un’attenzione ai bisogni del cliente: una strategia che mette in condizione gli albergatori di crearsi nuove opportunità di guadagno.

Con la crescita della cultura del cibo e del mangiar sano, c’è la voglia di trovare un nuovo stile, scoprire nuovi sapori senza rinunciare al gusto e fare il pieno di energia, benessere, beauty & fitness, alimentazione naturale.

Ciò che può fare la differenza è ancora il valore della qualità: branding & innovation, intesi come sviluppo dell’offerta e del servizio di Hospitality, con proposte di prodotti per esigenze specifiche, soprattutto nutrizionali. Qualità e specificità risentono molto meno della concorrenza e della crisi e aumentano notevolmente la percezione del servizio offerto, valorizzando e qualificando l’immagine dell’hotel stesso, che dimostra capacità di differenziarsi, con un attenzione alla qualità dei prodotti offerti, ma anche che tiene alla salute dei propri clienti.

Filosofia di gusto e benessere, senza trascurare esigenze dietetiche, come l’intolleranza al glutine o la severa limitazione all’assunzione di zuccheri o sostanze di origine animale, offrendo quindi particolari prodotti adatti o necessari per alcune persone, come ad esempio i prodotti per celiaci, inserendo nel frigobar una linea dedicata con sfiziosi snack senza glutine.

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Approfondimenti

L’identikit dell’hotel perfetto

new-logoC’è chi vuole l’hotel con il Wi-Fi gratuito e ben funzionante. Chi lo sceglie in base alla posizione.
Chi non può rinunciare alla Spa con sauna, bagno turco, massaggi e trattamenti vari.
C’è anche chi valuta un albergo in base alle tariffe e, soprattutto, al rapporto tra i costi e la qualità della struttura e del servizio offerto.
Le buone forchette sono intransigenti: il loro albergo deve avere un ottimo ristorante e alla mattina il profumo del caffè e delle brioches appena sfornate deve arrivare in camera (ovvero una colazione ricca!).
Senza parlare dell’importanza delle recensioni online: la maggioranza dei viaggiatori non prenota un albergo se prima non ha letto con attenzione le opinioni di chi li ha preceduti e se ne lascia condizionare.

La lista potrebbe andare avanti all’infinito perché potenzialmente infiniti sono i criteri in base ai quali turisti e viaggiatori scelgono l’albergo dove trascorrere le proprie vacanze: si tratta di una scelta molto soggettiva e personale nella quale confluiscono vari fattori demografici come la nazionalità, l’età, l’estrazione sociale e il livello culturale.

Hotelsclick.com ha rivolto la domanda ai propri utenti: quali sono le caratteristiche di un albergo che più condizionano le scelte di prenotazione? Con i dati raccolti hanno costruito l’identikit dell’hotel perfetto in una simpatica infografica.

Scopri l

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Consigli e opportunità

Fate posto… arrivano i turisti musulmani -2-

Logo_HalalUna volta che un albergo si è attrezzato per accogliere i turisti musulmani può promuoversi in questo segmento di mercato attraverso il sito www.halaltrip.com, il primo portale specializzato nel turismo musulmano.

Come detto nel post precedente, è presente in Italia un Ente specializzato e riconosciuto dal mondo musulmano, la “Halal Italy Authority” (www.halalitaly.org) che opera sotto la Halal International Authority (HIA), che può fornire le indicazioni necessarie per essere pronti ad ospitare e fornire servizi adeguati agli ospiti musulmani.

Esiste inoltre un’autorità online per quanto riguarda il rating alberghiero riguardo ai precetti del corano, per giudicare il livello di attinenza alla shari’a, e stabilire così quali servizi sono Halal. Così come il sistema delle chiavi Rusky Kliuch, per il mondo islamico si usano le lune crescenti, dal sito Crescentrating. Il rating va da 1 a 7, dalla luna piena (che corrisponde all’occidente, quindi livello minimo di Halal) alla luna crescente simbolo dell’islam, che corrisponde al livello 7. Crescent Rating, insieme al portale Halaltrip, sono il sito di riferimento per il mondo del travel islamico, come Tripadvisor per l’occidente.

Il turista musulmano come dicevamo ha bisogno di particolari attenzioni. Un suggerimento per essere apprezzati dal turista musulmano, può essere fornire un kit di preghiera, con Corano, testi di preghiera e tappeto sul quale pregare. Un’attenzione ulteriore potrebbe essere quella di fornire indicazioni sulla direzione verso la quale si trova La Mecca (direzione della preghiera), poiché è fondamentale conoscerla per un musulmano praticante. È altrettanto importante che le stanze non contengano immagini né statue di creature con anima (uomini, animali, ecc.) e che tutti i prodotti per la cura del corpo utilizzati siano certificati Halal.

Un altro criterio molto importante per aggiudicarsi le mezzelune del gradimento arabo, è quello di poter offrire un servizio legato alle esigenze del ramadan. Il ramadan, il digiuno rituale di un intero mese, proibisce al musulmano osservante di mangiare durante il giorno, cioè dall’alba al tramonto. Ogni anno cade in giorni diversi ed è una ricorrenza sacra molto importante per l’islam. Molte sono le strutture che si stanno dotando di appositi pacchetti “Ramadan”, con pasti ad orari compatibili con i precetti della shari’a, con il suhoor prima del levar del sole e l’iftar dopo il tramonto. A questo proposito, dopo ogni tramonto, è tradizione mangiare tre datteri (si dice che lo facesse il Profeta Maometto), quindi sarebbe perfetto se ci fossero datteri all’interno del minibar.

Oltre a questo si potrebbe pensare di allestire una stanza dedicata alla preghiera, servire piatti tipici delle culture islamiche, cibi Halal, segnaletica, indicazioni in lingue araba e altre, personale che sia in grado di interloquire con il cliente in arabo, e contrariamente a quello che abbiamo detto a proposito dei clienti russi, niente alcol nel minibar.

Se un hotel ha la piscina poi, si potrebbe pensare di proporre in vendita il costume da bagno per la donna musulmana, il burquini, che consente di rispettare i precetti del Corano.

Un ultimo servizio che potrebbe essere molto apprezzato è quello di prestare attenzione alle esigenze del cliente musulmano, predisponendo dei depliant per le zone di interesse della propria città, ad esempio segnalando la presenza di moschee nelle vicinanze.

Le popolazioni islamiche vanno dal Medio Oriente e Africa al Sud Est Asiatico. I musulmani in Malesia, Indonesia, India e Pakistan sono circa il 70% dei Musulmani nel mondo.

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Consigli e opportunità

Fate posto… arrivano i turisti musulmani -1-

Sì, per gli alberghi che si attrezzeranno ad accogliere i turisti musulmani ci sono tanti potenziali turisti pronti a prenotare, un’opportunità in più per gli operatori del settore.

Nel 2012 questo segmento ha generato un giro d’affari di oltre 126 miliardi di dollari, 2 miliardi di potenziali turisti di cui ben 800 milioni già viaggia all’estero, un potenziale bacino di clientela non trascurabile in costante crescita, si prevede che è destinato a salire almeno fino al 2020, con un tasso di crescita del 7%.

Purtroppo solo pochi alberghi conoscono le esigenze di questi viaggiatori e pochissimi sono attrezzati per riceverli, ad oggi in Italia sono meno di cinque gli Alberghi certificati Halal, una parola sconosciuta alla maggioranza delle persone.

Cosa significa quindi questa parola a cui i musulmani danno molta importanza? In pratica esprime e sintetizza uno dei precetti fondamentali della legge coranica che divide fra quello che è lecito e quello che non lo è.

Il credente musulmano perciò non compra o usufruisce di un servizio senza domandarsi se è Halal.

Considerando che attualmente questo è fra i più grandi segmenti del mercato che l’industria turistica ancora non ha soddisfatto, se ne intuisce il potenziale. Ma chi e’ il turista islamico? Un viaggiatore di fascia alta con una forte propensione alla spesa che ricerca comfort e servizi adeguati. In Italia come abbiamo visto siamo molto indietro con un’offerta turistica dedicata a soggiorni nel rispetto delle necessità islamiche.

Particolari attenzioni riguardano per l’alimentazione: il cibo deve essere preparato rispettando le regole della legge coranica, non deve contenere alcool e la carne deve provenire da animali erbivori (tranne gli asini) macellati in modo appropriato. Altrettanto importanti sono i cosmetici e i prodotti per la cura del corpo certificati Halal. Molte aziende italiane sia nel settore food che nella cosmesi hanno certificato Halal i loro prodotti.

In Italia si possono rilasciare certificazioni Halal per tutti i settori, compresi gli operatori del turismo, dall’authority islamica “HALAL ITALY AUTHORITY” (www.halalitaly.org) che opera sotto la Halal International Authority (HIA) (www.halalint.org) che può fornire le indicazioni necessarie per ricevere questa garanzia.

Continua l’approfondimento nel prossimo post.