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Normative per hotel 2025: tutto ciò che devi sapere

Normative per hotel 2025: tutto ciò che devi sapere

Perché le normative per hotel sono oggi più centrali che mai

Nel 2025, le normative per hotel rappresentano un elemento chiave per la gestione efficiente e conforme di qualsiasi struttura ricettiva, dagli alberghi ai B&B. La crescente attenzione verso la sicurezza, l’accessibilità e la sostenibilità impone agli albergatori non solo di rispettare gli obblighi vigenti, ma anche di anticiparne i cambiamenti. La conformità normativa non è solo una questione legale, ma influisce direttamente su reputazione, competitività e continuità operativa.

Nell’ambiente attuale, dove le ispezioni sono sempre più frequenti e le recensioni online incidono anche su questi aspetti, un errore può significare danni economici e di immagine. Conoscere e aggiornarsi costantemente sulle normative per hotel è quindi una priorità strategica, anche per sfruttare eventuali agevolazioni e opportunità di sviluppo.

Normative antincendio: aggiornamenti e responsabilità

Le normative antincendio per le strutture ricettive con più di 25 posti letto sono state aggiornate con il Decreto del Ministero dell’Interno del 15 marzo 2024, in vigore dal 4 ottobre dello stesso anno. Il decreto introduce nuove misure minime di sicurezza e ridefinisce le linee guida per strutture già esistenti, con l’obiettivo di aumentare il livello di protezione per personale e ospiti.

Tra gli obblighi principali vi è l’installazione di impianti di allarme conformi alla norma UNI EN 54, la compartimentazione degli spazi secondo i limiti di resistenza al fuoco previsti e la redazione del Documento di Valutazione del Rischio Incendio. Per i B&B con meno di 25 posti letto, in molte regioni valgono regimi semplificati, ma è comunque obbligatorio avere estintori controllati, vie di fuga accessibili e planimetrie d’emergenza affisse.

Norme sull’accessibilità: inclusione come requisito legale

Dal 1° gennaio 2025 è obbligatorio adeguarsi al nuovo Decreto Ministeriale n. 117/2023 sull’accessibilità delle strutture ricettive. Questo provvedimento, allineato ai principi dell’inclusività universale, impone a hotel e B&B di garantire accesso adeguato ai clienti con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Il mancato adeguamento comporta sanzioni amministrative fino a 5.000 euro e, nei casi gravi, la sospensione dell’attività.

Le strutture nuove devono garantire il 100% delle camere accessibili in ogni categoria. Per gli edifici esistenti, è necessario almeno il 5% delle camere prive di barriere architettoniche. Inoltre, devono essere accessibili: reception, aree comuni, servizi igienici e parcheggi. È obbligatoria la segnaletica visiva e tattile secondo la norma UNI EN 81-70 e l’adozione di siti web conformi al WCAG 2.1 livello AA.

Sicurezza alimentare e HACCP: zero tolleranza nel 2025

Le normative per hotel riguardano anche in modo diretto la gestione della ristorazione, colazioni incluse. Il Regolamento CE 852/2004 è rimasto il riferimento principale, ma l’attuazione italiana è stata aggiornata con il Decreto Legislativo n. 29/2024. Le strutture devono riprendere o aggiornare i Piani di Autocontrollo HACCP, con verifica almeno annuale e formazione obbligatoria ogni due anni per tutto il personale impiegato nella manipolazione di alimenti.

Particolare attenzione viene oggi data alla gestione degli allergeni (Reg. UE 1169/2011), all’etichettatura degli alimenti e alla rintracciabilità delle materie prime. Per evitare sanzioni, ogni struttura che fornisca cibo deve anche conservare prova scritta della temperatura di conservazione dei prodotti deperibili e disporre di strumenti certificati (tipo frigoriferi con termometro e datalogger).

Documentazione obbligatoria: cosa controllare periodicamente

Nel 2025, la normativa impone alle strutture ricettive un numero crescente di adempimenti documentali. Il mancato aggiornamento, spesso dovuto a dimenticanze, comporta sanzioni automatiche nei controlli a campione da parte di NAS, Vigili del Fuoco o ASL.

Ecco un elenco di documenti obbligatori da verificare regolarmente:

    • SCIA aggiornata e presentata allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP)
    • Certificato di prevenzione incendi (CPI), ove richiesto, o Dichiarazione di conformità
    • Piano HACCP e registri di controllo temperature
    • Registro degli ospiti e comunicazione alla Questura (alloggiati web)
    • Autorizzazione / Verifica IMU-TARI con codice Ateco aggiornato
    • Copia contratto di smaltimento rifiuti speciali, se si somministrano alimenti
    • Documento di valutazione rischi (DVR) e Piano di emergenza

Una checklist digitale può semplificare la vita, soprattutto nelle strutture medie e piccole. Sono sempre più utilizzati software gestionali che integrano alert automatici in scadenza, centralizzando la documentazione in cloud.

Novità ambientali e sostenibilità: obblighi difficili da ignorare

A partire dal 1° luglio 2025 entra in vigore l’obbligo, per gli hotel con più di 50 camere, di implementare un piano di gestione ambientale certificabile secondo EN ISO 14001 o EMAS. Le novità derivano dal recepimento italiano della Direttiva UE 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive), che estende gli obblighi di trasparenza anche alle imprese operanti nel settore Hospitality.

Anche le strutture più piccole devono però predisporre un autocertificato ambientale che attesti la presenza di misure di risparmio energetico, gestione differenziata dei rifiuti, controllo delle emissioni e uso di fornitori locali tracciati. In molte regioni italiane, l’accesso a fondi pubblici e bandi è subordinato a questi nuovi requisiti di sostenibilità ambientale.

Focus regionali: differenze e verifiche sul territorio

Le normative per hotel sono definite su base nazionale, ma l’applicazione pratica può variare significativamente da una regione all’altra. Ad esempio, la Toscana e l’Emilia-Romagna hanno introdotto regolamenti integrativi particolarmente dettagliati sulle strutture extralberghiere, mentre la Puglia e la Sardegna sono in fase di revisione dei requisiti minimi per la classificazione degli alberghi.

In Lombardia dal 2024 è obbligatoria la formazione professionale per i gestori dei B&B non familiari, mentre in Alto Adige è attivo un sistema di certificazione ambientale regionale, obbligatorio per accedere al marchio “Ecolabel Südtirol”. Il consiglio operativo è mantenere un dialogo costante con le locali Confcommercio o Federalberghi per restare aggiornati sulle norme locali.

Punti critici e suggerimenti operativi per il 2025

Nel panorama normativo odierno, spesso frammentato e in evoluzione, anche gli albergatori più attenti possono incorrere in dimenticanze. Tuttavia, alcune aree si rivelano particolarmente sensibili in fase di controllo.

Tre criticità comuni da gestire con attenzione:

    • Impianti elettrici con dichiarazioni di conformità scadute o mancanti
    • Mancata esposizione dei prezzi e delle condizioni nel formato previsto
    • Segnaletica di sicurezza non conforme (uscite, estintori, evacuazione)

Quattro azioni consigliate per albergatori e gestori:

    1. Creare una dashboard condivisa con scadenze normative integrate
    2. Affidarsi a un consulente HSE (Health, Safety & Environment), anche solo annualmente
    3. Mantenere un registro digitale delle manutenzioni e delle verifiche periodiche
    4. Coordinarsi col commercialista per verificare copertura completa del codice Ateco

Nel 2025, il rispetto delle normative per hotel è più che una formalità: è una leva competitiva e un indice di responsabilità verso ospiti, dipendenti e territorio. Con strumenti adeguati e aggiornamenti costanti, è possibile affrontare senza timori un contesto regolatorio sempre più esigente ma anche più orientato alla qualità del servizio ricettivo.

Di Andrea Mandò

Sales Manager presso Fas Italia srl