(aggiornamento settembre 2025)
Cosa è cambiato dall’annuncio iniziale
Dall’apertura delle candidature (primavera 2024) il percorso è stato aggiornato con una serie di ordinanze commissariali e modifiche al bando per accelerare i tempi e rendere le proposte più praticabili: le ordinanze hanno integrato e semplificato alcune condizioni, e le FAQ ufficiali sono state aggiornate più volte per chiarire aspetti tecnici-amministrativi. Questo lavoro di aggiustamento normativo prosegue anche nel 2025 con aggiornamenti formali all’avviso.
Fra le novità rilevanti emerse nell’ultimo anno c’è, ad esempio, l’allentamento di alcuni vincoli progettuali (tra cui il vincolo sulle stanze doppie) per velocizzare la valutazione e la realizzazione degli interventi: una modifica che può rendere più flessibile la progettazione degli studentati e più compatibile con strutture già esistenti da riqualificare.
Nota pratica: la scadenza fissata dal bando resta il 30 giugno 2026. Alla data di oggi (26 settembre 2025) ci sono ancora risorse e margini operativi, ma i tempi sono ristretti: per chi intende partecipare è quindi importante muoversi con decisione nelle fasi progettuali e di fornitura.
Perché questa è un’occasione interessante (non solo per i grandi operatori)
- Domanda chiara e urgente: 60.000 posti letto implicano un bisogno diffuso e opportunità distribuite su molte città universitarie.
- Finanziamento dedicato: l’avviso è parte di un pacchetto PNRR che mette risorse e semplificazioni a disposizione di proposte credibili.
- Maggiore flessibilità progettuale: le ordinanze successive hanno ridotto alcuni vincoli, rendendo possibili soluzioni anche su immobili esistenti o con configurazioni non convenzionali.
- Valore sociale e reputazionale: progetti che prevedono posti a prezzi calmierati (quota minima dedicata a studenti a basso reddito) hanno un valore pubblico evidente, utile anche per fondi e partnership locali.
Cosa cercano i bandi e perché l’arredo conta
I bandi legati all’housing universitario privilegiano soluzioni che siano funzionali, durature, efficienti e sostenibili: materiali certificati, rispetto dei criteri ambientali minimi (CAM) per gli arredi, e soluzioni che riducano costi di gestione e manutenzione. Per questo motivo, la scelta dell’arredo non è un dettaglio: è un elemento che incide sulla valutabilità tecnica ed economica dell’intervento.
Come vi può supportare Mobiliperalberghi.it
Se partecipate al bando — come soggetto gestore o come fornitore per progetti di riqualificazione/nuova realizzazione — Fas Italia con Mobiliperalberghi.it può essere un partner operativo per la fornitura degli arredi delle camere/studentesse/studentesse:
- Soluzioni “student-friendly” già pronte: la Camera Study 1 è un esempio di composizione funzionale pensata per ospitare due studenti (postazioni studio, armadi capienti, comodini), personalizzabile nelle finiture e nelle configurazioni. È possibile richiedere preventivi rapidi e adattare i layout alle dimensioni reali delle stanze.
- Arredi green e conformi ai CAM: i mobili sono realizzati con pannelli ecologici (pannelli nobilitati a basso impatto), conformi ai Criteri Ambientali Minimi richiesti negli appalti pubblici per gli arredi di interni — un vantaggio concreto nelle gare dove la sostenibilità pesa in fase di valutazione.
- Certificazioni e materiali: il fornitore utilizza pannelli e materiali con certificazioni e caratteristiche tecniche pensate per il settore ricettivo (classe E1, pannelli nobilitati resistenti, componentistica robusta) — fondamentali per la durabilità e i costi di gestione nel tempo.
- Accessori plastic-free e soluzioni per bagno: la proposta include anche accessori per camere e bagno in linea con scelte plastic-free e con un’attenzione alla sostenibilità, grado che spesso migliora il punteggio nelle valutazioni qualitative dei progetti.
- Capacità di personalizzazione e logistica: fornitura su misura, adattamenti per esigenze di accessibilità e consegne su tutto il territorio nazionale
Esempio pratico — cosa potete chiedere a Mobiliperalberghi se partecipate al bando
- Preventivo “per posti letto” o “per camera” (composizione standard + varianti).
- Soluzioni modulari per ricavare più posti in spazi esistenti mantenendo comfort e privacy.
- Dossier tecnico (schede materiali, certificazioni CAM/FSC/Classe E1) da allegare alla proposta di candidatura.
Conclusione
Il bando MUR per i 60.000 posti letto resta una opportunità rilevante per enti pubblici, gestori privati e investitori che vogliano contribuire concretamente al diritto allo studio e al contrasto del caro-affitti. Negli ultimi 12–18 mesi le regole sono state aggiornate per velocizzare e rendere più flessibili le proposte: chi intende partecipare ha ancora margine d’azione, ma i tempi sono stretti rispetto alla scadenza fissata al 30 giugno 2026.