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Arredamento per hotel

Turismo accessibile: quali opportunità per le strutture ricettive?

Turismo inclusivo: una risorsa per le strutture alberghiere

Naturalmente, aprire le porte all’inclusività può rivelarsi un’opportunità importante. Ripensare gli ambienti secondo un concetto di fruibilità alla portata di tutti aiuta ad accedere in un comparto dalle potenzialità interessanti, che può dare nuovo slancio a un settore fortemente penalizzato dalla pandemia.

In Italia, infatti, le persone con bisogni speciali, tra disabilità visibili, invisibili e temporanee, sono all’incirca 10 milioni e ogni anno alimentano una divisione turistica in cui la domanda supera ampiamente l’offerta.

In aggiunta, si tratta di una categoria che effettua soggiorni più lunghi della media, a cui bisogna aggiungere il cosiddetto fattore moltiplicatore, dovuto all’incremento delle presenze conseguente alle prenotazioni in gruppo. In questo caso, il livello di inclusività della struttura gioca un ruolo fondamentale, poiché può influenzare le scelte di acquisto non di un singolo, ma di un numero molto più ampio di persone.

Un altro fattore da non trascurare è l’assenza di canali intermediari: questa fetta di utenza, infatti, tende sondare il livello qualitativo e inclusivo degli ambienti con contatti diretti, instaurando quindi un rapporto esclusivo, non influenzato da terze parti. Un approccio che assicura un dialogo immediato, oltre a una migliore gestione delle trattative e delle singole prenotazioni.

Senza contare il dato atteso per il dopo pandemia: si stima che nei mesi post emergenza, con il graduale allentamento delle restrizioni, un’ondata di ottimismo potrebbe spingere questa categoria di turisti a prenotare una vacanza o a recuperare quella non effettuata per effetto del covid-19. Una previsione concreta, destinata a risollevare il comparto dell’ospitalità, a patto che le strutture sappiano farsi trovare pronte.

Ripensare gli spazi come risorsa per la collettività

In poche parole, il turismo accessibile è un’opportunità molto interessante per aumentare la stagionalità e il fatturato, soprattutto se intesa come accoglienza responsabile e non legata a una particolare forma di disabilità; ma per coglierla, gli hotel devono riformulare alcuni concetti chiave, ripensando i singoli spazi e rinnovandoli nella loro totalità.

La mission, infatti, non è la sola aderenza alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma quella di ideare una sinergia operativa che abbia come focus una vacanza alla portata di tutti. Una vacanza, quindi, nella quale gli elementi accessibili si tramutano in elementi integrati, per essere fruibili non solo da una particolare fetta di persone, ma dalla collettività.

Camera Easy: così Fas Italia riscrive il concetto di accoglienza

Da questo concetto rivoluzionario di accoglienza nascono le soluzioni d’arredamento per la camera Easy di Fas Italia, un progetto innovativo, inclusivo e ideato per rispondere ai bisogni specifici di un’ampia fetta di persone.

Si tratta di una camera che fa della disabilità un propulsore per individuare le esigenze di un’utenza più vasta, con un approccio all’accessibilità che non modifica ma aggiunge.

Tutti i dettagli inclusi nella camera easy, infatti, sono progettati per garantire a ogni ospite comfort e autonomia. Il mobilio include un letto dalle dimensioni standard o personalizzabili e un pensile a soluzione continua, che amplifica gli ambienti offrendo ai clienti tutto l’indispensabile.

Il pensile comprende un mobile a giorno attrezzato con frigobar, cassaforte e vani portaoggetti, una mensola scrittoio di altezza opportuna e un armadio a due ante scorrevoli con porta abiti facilmente accessibile. La struttura si completa inoltre con un pannello comprensivo di specchio e appendiabiti ad altezze adeguate, parte di un layout che ottimizza gli spazi, senza sacrificare l’estetica.

La vera rivoluzione della camera easy è infatti lo stile: non si tratta di un design che risponde ai comuni canoni d’arredo accessibili – spesso racchiusi all’interno di logiche produttive legate al solo dimensionamento – ma al cosiddetto design universale: un rigore progettuale che ha come fine l’inclusività e l’estetica. La camera easy nasce infatti per essere funzionale, ma anche elegante, nel pieno rispetto delle caratteristiche estetiche richieste a una camera d’albergo.