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Sanificare gli ambienti – pro e contro dei vari sistemi (Parte 1)

Fra le problematiche scaturite dalla pandemia, causata dal Coronavirus, la gestione della pulizia e igienizzazione degli ambienti è sicuramente un argomento molto dibattuto.

Secondo una ricerca di Tecnè, che è stata realizzata per conto di Confindustria Alberghi e Assosistema torneranno in albergo tra Giugno e Dicembre, rispetto all’anno prima, il 63,4% dei clienti che si sposteranno per lavoro e il 51,2% per vacanza. Il 65,9%, pur avendo fiducia che le strutture ricettive adotteranno idonee misure anti-Covid, chiederà informazioni sulle misure di contenimento adottate ben l’81,5%. Inoltre la ricerca evidenzia anche che il almeno il 54% sceglierà l’albergo in base alle procedure che sono state adottate arrivando a spendere fino all’8% in più per procedure igieniche garantite.

Questo significa che non basta adottare tutte le necessarie procedure di sicurezza di igienizzazione e sanificazione ma è fondamentale comunicarlo bene sia ai potenziali clienti sia agli ospiti presenti in struttura. Sicuramente chi saprà adottare e proporre in modo convincente soluzioni affidabili avrà la meglio e avrà ripercussioni positive anche dopo questa emergenza.

Come possiamo quindi proteggere i nostri ospiti da potenziali patogeni dispersi nell’aria?
La sanificazione è una delle azioni indicate dalla normativa e dai vari “protocolli condivisi” per la gestione dell’emergenza Coronavirus. É necessario sottolineare che una semplice disinfezione delle superfici non può essere sufficiente a sanificare in modo completo e sicuro un ambiente dal Coronavirus, poiché il virus potrebbe rimanere nell’aria e depositarsi nuovamente sulle superfici.

Non è semplice trovare la soluzione migliore per la propria struttura, in base: alle proprie esigenze di spazi da sanificare, semplicità e praticità di utilizzo, velocità di esecuzione, costi di acquisto e di utilizzo, ecc. Questa breve guida può essere utile per valutare i pro e i contro dei vari sistemi.

Va tenuto presente che il personale addetto all’utilizzo dei sistemi di sanificazione deve essere preventivamente informato e formato sull’utilizzo di queste apparecchiature.

Perossido di idrogeno

Nebulizzatore di perossido di idrogeno

Il perossido di idrogeno, meglio conosciuto come “acqua ossigenata”, nebulizzato con appositi macchinari crea una nebbia secca che in alcuni nebulizzatori può arrivare fino a 3 metri di altezza, saturando l’ambiente e raggiungendo così tutti gli spazi, depositandosi sugli oggetti igienizzandoli, con un effetto duraturo nel tempo. É innocuo per l’uomo e per l’ambiente e permette di effettuare rapide sanificazioni di ogni ambiente, senza causare danni a mobili, tessuti, apparati elettronici ecc.

La diffusione viene effettuata mediante aerosol, con apparecchiature in grado di produrre particelle nell’ordine di 0,3-0,5 μm, per consentire una diffusione uniforme nell’ambiente e nello stesso tempo non “bagnare” le superfici. Apparecchi economici che erogano particelle più grandi non sono adatti, in quanto non riuscirebbero a saturare tutto l’ambiente. Il perossido d’idrogeno può essere utilizzato per sanificare anche i condotti dell’aria condizionata.

  • Come funziona: è documentata l’efficacia del perossido d’idrogeno con una concentrazione dello 0,5%, che riesce a distruggere i virus in circa 1 minuto di esposizione.
  • Dove utilizzarlo: Il perossido d’idrogeno è adatto per tutte le superfici, compreso legno e marmo, non lascia aloni. Se utilizzato con sistemi di nebulizzazione manuali (vedi sotto la voce Nebulizzatori) può essere spruzzato direttamente su tende, divani/poltrone, moquette o tappeti.
  • Pro: il sistema è totalmente automatico e permette di sanificare tutto l’ambiente in tempi rapidi e non danneggia tessuti o altri oggetti. Disponibili modelli adatti per ambienti fino a 6.000 mc. 
  • Contro: necessario rispettare i tempi per l’accesso ai locali per consentire i tempi di decadimento della sostanza.
  • Tempo medio di sanificazione di una camera: 20 minuti
  • Tempo di attesa indicativo prima di poter utilizzare la camera: 20/30 minuti
  • Costi: $$$

Ozono

Macchina generatore di ozono

La sanificazione ad ozono si effettua tramite un generatore di ozono, un apparecchio semplice da trasportare da un ambiente all’altro. L’ozono inattiva i virus ed elimina in modo naturale acari, batteri, muffe dalle superfici con cui viene a contatto, compreso materassi, divani, tappeti o moquettes. Non richiede prodotti di consumo di alcun tipo. Sebbene la valutazione non sia stata completata, è disponibile un’ampia base di dati che ne conferma l’efficacia microbicida anche sui virus (20-27). In attesa dell’autorizzazione a livello europeo, la commercializzazione in Italia come PMC con un claim “disinfettante” non è consentita data l’impossibilità (generazione in situ – produzione fuori officina) di individuare un sito specifico da autorizzare come previsto dalla normativa nazionale. Pertanto, in questa fase, l’ozono può essere considerato un “sanitizzante”. 
Come da nota del Ministero della Salute (58) “Anche i prodotti che riportano in etichetta “sanitizzante/ sanificante” si considerano rientranti nella definizione di prodotti biocidi”. Il termine è riferito a prodotti contenenti principi attivi in revisione come biocidi disinfettanti che, tuttavia, non avendo completato l’iter di valutazione, non possono vantarne l’efficacia disinfettante.


Una macchina professionale parte da un minimo di produzione di 8-10 gr/ora, maggiore è la sua capacità di produzione espressa in grammi e minore sarà il tempo in cui dovremo tenere accesa la macchina. La sanitizzazione deve essere effettuata in ambienti chiusi e non occupati. In una camera d’albergo è importate aprire l’armadio, cassetti ecc. in modo che l’ozono possa sanitizzare tutto, penetrando in ogni parte, anche le fessure meno raggiungibili.

Valutazione tecnico-scientifica*

L’attività virucida dell’ozono si esplica rapidamente in seguito a ozonizzazione (28-30). Come per molti altri prodotti usati nella disinfezione, non esistono informazioni specifiche sull’efficacia contro il SARS COV-2. Di contro sono disponibili diversi studi che ne supportano l’efficacia virucida (Norovirus) in ambienti sanitari e non (29). Anche a basse concentrazioni, con elevata umidità, l’ozono ha una elevata azione disinfettante virucida in aria. Il tempo necessario per il decadimento dell’ozono, dipendente da temperatura, umidità e contaminazione chimica e biologica, è sempre in funzione delle concentrazioni di utilizzo.

*Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020)

Si pensa che l’ozono ossidi metalli, circuiti elettronici ecc. questo è possibile solo se utilizzato in alte concentrazioni attive per molto tempo, circa 8-10 volte quello che in realtà è il suo normale utilizzo.

  • Come funziona: i generatori di ozono attraverso il passaggio di corrente in apposite piastre in ceramica creano un fenomeno di ossidazione, il cui prodotto di scarto è l’ozono (O3), che è una particella nota per avere una funzione sanitizzante ed efficace anche contro i virus.
  • Dove utilizzarlo: in pratica ovunque, viene utilizzato anche in ambenti ospedalieri. Da utilizzare solo in ambienti chiusi e privi di persone o animali.
  • Pro: Semplicità di utilizzo, si imposta una durata oraria o in alcuni modelli si impostano i mq delle stanze e in automatico la macchina effettua il suo ciclo. Facile da trasportare. Non utilizza prodotti di consumo. Non lascia residui. 
  • Contro: Non si può effettuare la sanitizzazione in presenza di persone o animali.
  • Tempo medio di sanificazione di una camera: 20 minuti.
  • Tempo di attesa prima di poter utilizzare la camera: dipende da molti fattori, in ogni caso non prima di 30 minuti, seguendo comunque le indicazioni sul manuale di utilizzo.
  • Costi: $$

Parte 2 disponibile al seguente link: https://www.impresahotel.it/soluzioni-coronavirus/sanificare-gli-ambienti-pro-e-contro-parte-2/