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I trend del turismo sostenibile – Parte 2

Nel cambio delle abitudini ha inciso sicuramente un’ispirazione di tipo ecologico, che parte in alcuni casi dall’aver sperimentato la fruizione del panorama naturalistico, che ha rappresentato un input per un approccio più rispettoso dell’ambiente. Più della metà dei partecipanti sono stati spinti da una consapevolezza dell’impatto distruttivo che il turismo non responsabile ha sull’ambiente.

Allo stesso tempo anche la presa di coscienza su realtà virtuose che apportano benefici alle popolazioni locali ha un peso nelle riflessioni del viaggiatore moderno. Altro fattore importante è quello dell’esperienza diretta sui danni e gli effetti insostenibili che il turismo ha nel proprio paese di origine.

La maggior consapevolezza sulle tematiche ambientali sui fattori sociali ed economici ha generato anche una riflessione sulle proprie abitudini di viaggio e la generazione di un senso di colpa per le scelte passate e un desiderio di viaggiare in maniera più consapevole ed etica.

Anche questa ricerca afferma che il 67% degli intervistati è disposto a spendere il 5% in più per assicurarsi un viaggio con il più basso impatto possibile sull’ambiente. I più sensibili all’argomento sono i viaggiatori indiani, disposti a spendere anche il 15% in più, seguiti dai brasiliani e dai cinesi.

Pagare

Un ostacolo che si frappone tra il consumatore e la scelta di un viaggio ecosostenibile è ravvisabile nella mancata presenza di informazioni chiare e di certificazioni vere. Un altro fattore che si scontra con l’idea di vacanza ecosostenibile, in rapporto allo stile di vita condotto nei paesi industrializzati, è il tempo.
Viaggiare in maniera sostenibile significa anche aumentare i giorni di viaggio e scegliere destinazioni più vicine (il che è un limite considerevole da valutare), tutto questo con un’incidenza sui costi, che non si traduce poi nel ricevere il livello di comfort desiderato.

La prospettiva che muta, invece, una volta nel luogo del proprio soggiorno, riguarda le abitudini di acquisto. I viaggiatori sono alla ricerca di esperienze genuine, quindi sono messi al bando i locali turistici e le cineserie da souvenir, così come si preferisce utilizzare la rete di trasporti pubblici piuttosto che i taxi. I prodotti locali e assaporare una cucina a Km 0 rientrano tra le attività preferite della maggior parte di viaggiatori.

Come dimostrato dalla ricerca effettuata da Booking.com c’è ancora molta strada da fare da parte del settore ricettivo per costruire un’esperienza ecosostenibile standard.

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